Work in progress

Qualche anno fa ho ripreso in mano il blog, l’ho rispolverato, quasi nel vero senso della parola.

Era rimasto là in soffitta, come un baule consumato dalla polvere e dagli anni. Mi son seduta davanti a questo baule, quasi timorosa, come chi aprendo le scatole dei ricordi, sa che ne troverà di piacevoli, altri malinconici, alcuni così lontani nel tempo da dover fare uno sforzo per riuscire a contestualizzare il ricordo, rinunciandoci e assaporando solo la sensazione che regala. “Me lo ricordavo più bello” mi son detta sospirando. Alcune immagini segnate dalla polvere e dal tempo, si intravedevano appena, altre si erano perse nello sfondo. Articoli consumati dagli anni, si erano trasformati in un confuso insieme bizzarro di lettere. Avevo subito cercato di aprirlo, ma non trovando la chiave avevo chiesto alle sapienti mani del sistemista di forgiarne una nuova…finalmente ero lì, col baule aperto.

Leggo i nomi, visualizzo le situazioni, ricordo e rido…e poi un tuffo al cuore.

Sfoglio, decido di buttare alcune cose che avevo appoggiato lì per sbaglio, mantengo tutto quello che mi regala un’ emozione. Tengo tutto.

Sospiro e quasi per rispetto verso i ricordi. Lo richiudo.

Oggi son tornata in soffitta, la chiave sapevo dove trovarla, il baule ha un sacco di spazio libero, voglio sistemare per bene i ricordi, e crearne di nuovi.

Voglio prendere immagini e parole, e ridipingere l’esterno, prendo la cartavetro, lo porto al grezzo…e nel frattempo ci scrivo a matita “work in progress”.